Alcune persone entrano nella nostra vita per insegnarci a non essere come loro.

© Averie Woodard

Sono il tipo di persona che crede nelle anime gemelle. Ma, non penso che ci sia solo “una” persona la fuori per te. Penso che tu possa avere più di un’anima gemella che incontrerai in questo mondo, comprese amicizie e altre persone significative. Forse tra cinque anni arriverò alla conclusione che probabilmente lui non era uno delle mie anime gemelle che ero destinata ad incontrare. Forse non crederò neanche più alle anime gemelle. Ma in questo momento? Penso ancora che lui fosse una di loro. E sono passati tre anni da quando l’ho visto.

Non avrei mai pensato, neanche in un milione di anni, che ci saremmo lasciati. Nella mentalità di una ventunenne pensavo fossimo qualcosa di raro. Pensavo che saremmo stati quelli che ce l’avrebbero fatta. Tutti avevano dei dubbi su di noi, ad eccezione di me e lui. Ma poi un giorno, a settembre, a km di distanza da me, mi ha detto che voleva rompere. Mi ha detto che la distanza era troppa da gestire. Mi ha detto che dovevamo andare avanti separati. Mi ha detto che aveva bisogno di esplorare. Di esplorare le sue opzioni.

Gli ho detto che mi stava spezzando il cuore. “Lo so” ha risposto sottovoce. Pensavo che con il passare del tempo avrebbe cambiato idea. Ho parlato con i suoi amici per cercare di convincerli a parlare con lui. Ero diventata un fantasma ambulante. Mi sono isolata. Non avevo voglia di uscire o di bere alle feste. Non volevo fare niente, non volevo sentire niente. E poi ad agosto, ho ricevuto una chiamata. Sarebbe andato al college in un’altra città. E quello è stato il momento in cui l’ho capito. Era finita. Era fatta. Non eravamo più niente.

Posso dire con il cento per cento del mio cuore, che lui era una delle mie anime gemelle. Era la mia persona. Il mio migliore amico. Il mio tutto. Era il mio primo amore, e penso che una parte di me lo amerà per sempre. Siamo stati insieme per tre anni e mezzo. Eravamo una coppia dinamica. Noi semplicemente ci capivamo a vicenda. E non ne avevamo mai abbastanza l’uno dell’altro. Quando ci siamo lasciati, ho perso una parte innocente di me che credeva nelle fiabe e nel per sempre felici e contenti. Ho perso la bambina di sei anni che viveva dentro di me e che credeva che il vero amore durasse per sempre. Che il vero amore potesse aggiustare qualsiasi cosa. Che quel vero amore potesse rendermi “piena”.

Ho perso un pezzo del mio cuore per lui. E forse non lo riavrò mai. Ma mi ha insegnato qualcosa. Qualcosa di cruciale che mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Mi ha insegnato ad amare me stessa. Mi ha insegnato che c’è vita anche senza amore. Che l’amore non risolve niente. Che l’amore non mi renderà più felice. Mi ha insegnato come cadere, spezzarmi e sbriciolarmi. Ma mi ha anche insegnato che sono più forte di quel che pensavo. E alla fine, ho iniziato a ricostruirmi da sola, senza le sue mani che mi tenevano.

E per questo, gli sono grata. Sono felice che abbiamo rotto. Sono felice di aver vissuto cosa significa amare qualcuno con tutto il cuore. Ma soprattutto, sono felice di aver mostrato a me stessa che posso superare qualsiasi cosa. Che posso sopravvivere a tutto. Anche alla perdita di un’anima gemella.