
“Ho fatto il ladro nelle case per tre anni, quello che voi chiamate un topo d’appartamento, ma adesso ho smesso da quasi un anno e voglio aiutare la gente a evitare i furti”. È con queste parole che un giovane uomo di Bollate,italiano, che non ci ha svelato il suo nome e a cui diamo il nome di fantasia di Angelo, 27 anni, ci ha contattati sabato scorso. Voleva raccontare la vita di un ladro ma soprattutto far capire alla gente quanti errori si commettono nelle proprie case, rendendo facile la vita ai ladri. Errori che si possono correggere. Noi, ovviamente, non abbiamo creduto subito ciecamente alle parole di Angelo, ma trent’anni di cronaca e centinaia di articoli scritti su questo argomento ci hanno dato una certa esperienza: vi assicuriamo che non abbiamo nessun dubbio che Angelo abbia fatto davvero il ladro. Ne siamo certi, come certi siamo che i consigli che dà sono tutti da seguire, dal primo all’ultimo. E allora cominciamo questa “intervista con il ladro”, partendo dal fondo:
Angelo, perché hai deciso di contattarci e raccontare tutto?
“Perché dopo tre anni di furti mi sono levato dal giro: ho avuto dei problemi con la Giustizia, mia madre l’ha scoperto e ha sofferto molto, poi adesso ho una ragazza che è una brava persona, ho deciso di cambiare vita, mi sono trovato un lavoro onesto e voglio aiutare la gente a difendersi dai ladri.”
Perché hai cominciato a rubare ?
“L’ho fatto vedendo alcuni conoscenti stranieri, per lo più albanesi,che dopo due mesi si potevano permettere vestiti firmati, ristoranti e night.Ne ho conosciuto uno che in sei mesi ha raccolto duecentomila euro, poi è tornato nel suo paese e si è comprato la casa. Ho voluto provarci anch’io e ho cominciato”.
Perché a rubare e non, per esempio, a rapinare?
“Per molti motivi. Innanzitutto perché il rischio è più basso: fai una rapina e devi esporti, perché vai faccia a faccia con la gente, ci sono le telecamere, poi devi essere armato e questo non mi piace, poi per una rapina rischi dai cinque ai dodici anni di carcere e magari porti a casa cinquecento euro di bottino, mentre il furto ti permette di non trovarti faccia a faccia con le persone, rischi solo dieci secondi quando ti arrampichi e il bottino può essere anche molto ricco”.
Come si organizza un furto ?
È vero che i ladri controllano gli appartamenti anche per giorni e poi, appena uno esce mezz’ora,lo colpiscono?
“No, assolutamente no, a meno che si sappia che uno ha in casa oggetti di grosso valore: se si ha la soffiata, allora sì, ma se no non succede mai”.
Spiegaci come si organizza un furto…
“Innanzitutto dovete capire che i ladri non sono stupidi: sanno che la gente si può insospettire se uno va in giro vestito di nero e con modi sospetti. Quando facevano i furti, c’era innanzitutto il rito di andare a lavare e lucidare l’auto che usavamo, questo sempre, perché se la gente vede girare in un quartiere un’auto rotta e sporca, pensa subito che siano ladri. Invece se si usa un’auto pulita e ordinata no, poi è fondamentale vestirsi bene,con abiti da ragazzi normali, da bravi ragazzi, essere puliti e con la barba rasata: la gente che ci incrocia deve pensare che siamo amici di qualche vicino, non dei ladri”.
Come e quando avviene il furto:
Ci racconti come agiscono i ladri una volta lucidata l’auto e indossati i vestiti?
“Innanzitutto bisogna sfatare un mito: il 90% dei ladri non sanno aprire una porta blindata, sono pochi quelli che hanno tale capacità e loro agiscono anche di notte. Ma il 90% dei ladri agisce nella fascia oraria tra il tramonto e le otto – nove di sera, perché dopo quell’ora la maggior parte della gente è in casa. Io vi parlo di questo 90% di ladri.
Si sceglie una zona e si va in auto. Negli anni scorsi Bollate è stata battutissima, ormai la probabilità di entrare in una casa già svaligiata è alta,per cui ultimamente ci si sta spostando verso Garbagnate, Cesate, Arese,Caronno, Solaro… Una volta scelta la zona,si comincia a girare in auto quando fa buio e si osservano le tapparelle delle finestre. Si cerca di capire se nell’interno la luce è spenta. Questo è sempre il primo passo. Una volta individuato un appartamento o una villetta in cui sembra che le luci siano spente (e dunque che sia vuoto in quel momento) si passa all’azione. Di solito si agisce in tre o quattro. Uno scavalca la cinta e porta con sé un lungo cacciavite a taglio. Se è una villetta, fa il giro per controllare che tutte le luci siano spente, se è in in palazzo apre facilmente il portone d’ingresso(non spieghiamo come per evitare emulazioni. Ndr ), sale al piano dell’appartamento individuato, cerca di identificare la porta che corrisponde alle finestre viste dalla strada. Se c’è il nome scritto sulla porta, scende giù e suona il citofono 4 o 5 volte per assicurarsi che nessuno risponda; se non c’è il nome suona direttamente alla porta”.
E se qualcuno apre?
“Il ladro è vestito bene, se qualcuno apre, chiede se abita lì Andrea o inventa qualche altra richiesta di informazione e poi se ne va gentilmente, cambiando obiettivo”.
Se non risponde nessuno? Allora si passa all’azione: anche il secondo scavalca la cinta, mentre il terzo fa da palo e il quarto resta in auto. Si cerca dall’esterno un modo per arrampicarsi, di solito si usano i pluviali o i tubi del gas. Si deve essere agili, ci si arrampica in 10 secondi e quelli sono l’unico momento in cui si rischia. Poi, raggiunto il balcone, ci si accovaccia e col cacciavite si comincia a sollevare la tapparella, poi si apre la finestra.
E’facile perché tutte le finestre si aprono verso l’interno della casa.Una volta aperta, si sta alcuni secondi ad ascoltare che dall’interno non provengano rumori, poi si entra”.
Quanto tempo si sta in una casa?
“ Due o tre minuti, non di più. Però c’è chi, se trova una cassaforte, si ferma anche mezz’ora per cercare di aprirla. Dipende dai ladri”.
Dove va un ladro appena entra?
“Si va subito in camera da letto, perché quasi tutti tengono l’oro lì. Si prende una federa e si comincia a buttare dentro tutto quello che si trova che può essere di valore.Se non si trova nulla, si passa alle camere dei figli e alla sala. Se non si trova nulla, si punta al computer portatile o all’ipad o all’iphone…”
Ma gli iphone non hanno un sistema per essere individuati?
“Si, ma basta andare in Paolo Sarpi a Milano, ci sono posti che possono sbloccarlo e renderlo non tracciabile.
Se c’è un cane in casa?
“Dipende se è di piccola taglia o se è un cane feroce. Se apri la finestra e ti trovi davanti un cane grosso che ringhia, di solito è meglio mollare il colpo subito”.
E se c’è l’antifurto?
“Un ladro guarda se c’è l’antifurto: perché andare a rubare in una casa con l’allarme quando ce ne sono tante che non lo hanno? Se proprio si deve, allora si tenta perché spesso la gente mette l’antifurto quando va 15 giorni in vacanza, ma non quando esce un’ora per andare a prendere il figlio a calcio. Ei ladri questo lo sanno”.
I ladri sono armati quando vanno a rubare?
“Un ladro sa bene la differenza tra furto e rapina. Molti specie gli albanesi, portano dietro il coltello, ma lo fanno per tagliare i materassi e per cercare l’oro, non per aggredire. Però è bene sapere che possono averlo, io non l’ho mai portato con me, mai”.
Dove si ricetta la refurtiva ?
Una volta compiuto il colpo, come fate a trasformare l’oro in soldi?
“Ci sono dei compro-oro compiacenti che ti cambiano gli oggetti in oro senza chiederti documenti, però ultimamente i controlli sono aumentati ed è diventato più difficile”.
Allora che si fa?
“Si va dai nomadi, in un campo qui in zona. I nomadi sono professionali: tu arrivi, entri in queste case, alcune sono elegantissime, ti fanno sedere a un tavolo, ti offrono da bere, prendono il bilancino, controllano l’oro, scartano quello che non è oro, poi pesano e ti fanno il prezzo. Tu esci con i contanti in mano”.
Quanto pagano un grammo d’oro?
“Qualche anno fa lo pagavano 28 euro, adesso sono scesi attorno ai 20 euro al grammo”.
E l’argento?
“No, l’argento non vale quasi nulla. Se guardate lungo certe strade, le trovate piene di oggettini di argento: dopo aver rubato, si controlla la refurtiva e si scarta tutto quello che non è oro gettandolo dal finestrino dell’auto. L’argento lo pagano solo 30 centesimi al grammo, non ne vale la pena a meno che proprio non trovi niente d’oro…”
Dimmi la verità: non hai mai avuto rimorso e un po’ di vergogna rendendoti conto, magari, di essere nella casa di un anziano a cui stai portando via i ricordi di una vita?
“Si, qualche volta ho provato rimorso…ma quando sei lì non hai tempo per pensare, te ne rendi conto solo dopo. Anche questo è uno dei motivi che mi ha fatto smettere; rubare alla povera gente non piace a nessuno. Ricordo che il primo furto l’ho fatto insieme ad alcuni zingari; ho avuto una gran paura, poi mi sono detto che era facile e ho continuato. Adesso però il rimorso ce l’ho. E’anche per questo che sono qui”.
Ti è mai capitato qualche episodio curioso?
“Una volta ero con un ucraino, siamo entrati in una casa e tutto sembrava tranquillo. Poi lui ha aperto la porta della camera e si è trovato davanti un grosso cane che ringhiava…”
Che cosa avete fatto?
“Ha richiuso la porta, è corso in frigorifero, ha preso degli affettati, è tornato indietro e glieli ha lanciati. E’ finita che il cane è stato tranquillo vicino a noi mentre frugavamo in camera da letto.”
Come evitare i furti in casa.
Angelo, fin qui ci hai spiegato tante cose, ma adesso cerca di dare una mano alla gente: spiega bene cosa si deve fare per evitare di essere colpiti dai ladri.
“Il vantaggio dei ladri è che la gente spesso è disattenta. L’ho già detto : se uno ha l’allarme, non deve metterlo solo quando va in vacanza, deve metterlo anche se esce per mezz’ora. Ma se non avete l’allarme, c’è una cosa semplicissima da fare, che può sembrare banale e invece è un’ottima difesa; quando uscite lasciate una luce accesa. Meglio ancora, lasciate accesa una luce e il televisore. State certi che un ladro lì non entra, perché non può sapere se c’è qualcuno in casa o no!”
Altri consigli?
“Adesso in alcuni palazzi si usa un sistema molto efficace: si mette un “cappotto” attorno alle tubature del gas e ai pluviali, in modo che sia impossibile afferrarli con due mani per arrampicarsi. Questa è un’altra cosa che va fatta. Un’altra cosa ottima sono le inferriate: se ci sono le inferriate, il ladro va all’appartamento dopo, non certo a quello, a meno che abbia avuto la soffiata che dentro c’è qualcosa di grosso valore. Solo in quel caso va attrezzato per tagliarle, ma è molto raro.
E’vero che ci sono i segni sui citofoni e che i ladri guardano le cassette della posta piene?
“Questa dei segni sui citofoni è una vera bufala, e anche quella delle cassette della posta, perché non è detto che chi non ritira la posta non sia in casa, specie oggi che ti riempiono la cassetta di volantini. Però può darsi che qualcuno guardi anche a queste cose, dunque è meglio svuotarle”.
Il miglior deterrente.
Qual è tra questi che ci hai detto il miglior deterrente?
“No, nessuno di questi.C’è un’altra cosa che i ladri temono molto: il vicinato. I vicini, mi creda, sono il miglior antifurto: se la gente vede un estraneo in cortile o sulle scale, non deve far finta di niente, deve chiedere. Il ladro se si sente osservato se ne va. Va bene chiamare i carabinieri, ma spesso arrivano dopo venti minuti: meglio far capire subito al ladro che lo si sta controllando.