
Non è semplice accorgersene ed è facile che non ci abbiamo fatto caso, ma alcune persone tendono a funzionare quasi come delle aspirapolveri per le nostre energie. Questo non significa che non sia piacevole stargli vicini, o che siano persone fastidiose, ma richiedono parecchie attenzioni e cure, rischiando di lasciarci spompati, senza energie e forze.
La scienza sembra aver confermato che alcune persone, effettivamente, prosciugano le energie (e occhio che si tratta soprattutto di quelle positive) di chi gli sta attorno.
Riconoscere chi prosciuga le tue energie.
Ora è probabile che tu ti stia chiedendo quale tra le persone che ti circondano abbia questo effetto su di te. Ma non serve scandagliarli tutti a memoria, ripercorrendo tutte le volte in cui vi siete visti, c’è un modo per riconoscerle.
Il campanello d’allarme più importante è una generalizzata sensazione di malessere. Parlando con qualcuno, magari in tono colloquiale o di qualcosa di piacevole, ci sarà capitato di avvertire un certo malessere, forse inspiegabile, ed al quale non abbiamo dato neppure troppa retta. Eppure, quella sensazione è dovuta, il più delle volte, alle reazioni e alle parole dell’altra persona, dalla quale traspare il suo malessere, finendo per ricadere su di noi. Ed occhio a chiamarla empatia, non sempre lo è.
Empatia? Non sempre.
Gli studi scientifici sono partiti proprio da questo malessere inspiegabile. Potremmo magari pensare di essere stati molto empatici con una persona che stava male, ma la realtà è che chi prosciuga le energie lavora sulle parti più profonde del nostro cervello.
Tendono a “contagiarci” con il loro malessere, passando sulle nostre spalle il peso del loro stato d’animo. Il cervello tende sempre a reagire in modo positivo alle persone, producendo ossitocina (il famoso ormone della felicità). Ma ci sono anche interazioni che non la stimolano (spesso quelle lavorative e serie, oppure anche affrontare un colloquio di lavoro o universitario), ed è un problema se capita con un nostro amico o con un partner amoroso.
Hanno un atteggiamento vittimistico e ostile, non lasciano spazio ai nostri consigli, sminuendoli e talvolta non ascoltando neppure quello che abbiamo da dire. Questo finisce per farci sentire male, inutili e superflui, sciupando rapidamente le nostre forze ed energie. Non è empatia, ma farsi carico inutilmente dei problemi altrui.
Come salvarsi.
Ora, sembra evidente che non possiamo avere al nostro fianco una persona che parola dopo parola, sguardo dopo sguardo, risucchia tutta la nostra anima. Bisogna imparare a riconoscere queste persone, capendo come agire.
Non sempre fuggire e ignorare la questione è la scelta giusta, e molto dipende dal rapporto che abbiamo con quella persona. Tuttavia, una buona idea, periodicamente, potrebbe essere quella di prenderci una pausa dalle interazioni con chi risucchia le nostre energie, quasi come se si trattasse di una vacanza dal lavoro. Inoltre, buona norma è ignorare, imparare a dire di no alle sue richieste di aiuto, soprattutto se ci rendiamo conto che sono infruttuose.