
1. Il sole che sorge. Perché quando la prima luce di un nuovo giorno sbircia attraverso i buchi delle tue tapparella, ti viene ricordato che il dolore che hai provato ieri non hai bisogno di portarlo con te anche oggi. Ti è ricordato che la persona che eri prima non deve più essere un’etichetta sul petto. Ti è ricordato che i nuovi inizi sono possibili, e non importa cosa sia successo, oggi è un nuovo giorno.
2. La risate dei bambini. Potresti stare passando il giorno più brutto della tua vita, ma quando senti la risatina inconscia che si gonfia nel ventre del bambino, tutto il resto sembra svanire. Improvvisamente non importa se il barista ti abbia portato una bevanda che non avevi ordinato, o che qualcuno con una Lexus nera ti abbia tagliato la strada in autostrada, o che devi pagare il conto di una carta di credito di cui ti penti profondamente. Quando quella risata ti riempie le orecchie, ti è ricordato il modo in cui i bambini riescano a vivere vite così felici, come non si portino dietro il loro dolore in ogni momento, come loro ridano e lascino andare le cose, come vivano solo il momento in cui si trovano: liberi e leggeri.
3. Tenersi per mano. Si possono trasmettere così tante cose con un semplice abbraccio, una stretta, un bacio. Ma quando due mani, calde e calme, dure e callose, forti, tenere e ruvide si toccano, si possono rivelare così tante cose e notare le differenze e le analogie tra due persone. Sul come siano persone uniche e complesse, e ancora una volta abbiamo tutti il forte desiderio della stessa cosa: essere conosciuti, ascoltati, sentiti, ed essere amati.
4. La brezza mattutina. C’è un odore particolare, il gusto diverso dell’aria del mattino. La rugiada sta ancora crescendo dall’erba. Il mondo sta appena iniziando a canticchiare alla vita, non ancora inquinato dai rumori e suoni. L’aria del mattino è luce, è fresca. È un nuovo inizio. Un silenzio. Un invito a cominciare di nuovo, a diventare, a celebrare l’essere proprio qui, in questo momento.
5. Contatto visivo. Condiviso in mezzo ad una stanza affollata. Rubato in un attimo fugace. Sperimentato in un posto intimo. Tenuto per un minuto di troppo. Il potere del contatto visivo è impareggiabile. In un singolo momento, siamo così profondamente legati all’altra persona, trasmettendo emozioni o amore o eccitamento o confusione o paura. In un solo momento, siamo uniti nella nostra vulnerabilità condivisa, e c’è così tanta bellezza in questo.
6. Bevande calde. La cioccolata calda. Caffè fatto di prima mattina. Il the quando la gola ti fa mele. Una tazza di qualsiasi cosa ti scaldi il petto. C’è qualcosa di confortevole in una bevanda calda e un buon libro, o una buona compagnia. C’è qualcosa di umano in ogni sorso, ogni sorriso, ogni palpito, pace interiore ed esteriore.
7. Il primo morso. Per qualsiasi cosa tu abbia la voglia, si fonde in tutto il suo sapore e spezie sulla tua lingua. Una soddisfazione.
8. Perdono. E il suo misterioso potere di renderci liberi.
9. Risposte, e preghiere senza risposta. Perché sono sempre quello di cui abbiamo bisogno, anche se non lo abbiamo chiesto. Perché ci portano lontano dai luoghi in cui non dovremmo essere, ai posti in cui invece dovremmo stare. Perché ci ricordano che siamo persone amate e volute bene, e che non combattiamo mai le nostre battaglie da soli. Perché il nostro Dio è sempre presente. Perché la vita, anche se non riusciamo a trovarci un senso, in qualche modo andrà sempre secondo i piani.
10. Sorrisi inconsci. Condivisi con estranei, o amici. Scambiati in un momento veloce, o quando interrompi una conversazione e guardi qualcuno e ti accorgi che, mio Dio, lo ami da morire. L’espressione che si infila naturalmente nel tuo viso quando sei circondata da persone, o da sola, o solo guardando il cielo. A volte la gioia semplicemente ti riempie così velocemente, che non riesci a controllare il modo in cui la nostra bocca si muove. E senza esitare, la felicità si diffonde sulle tue labbra.